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MICHELANGELO ANTONIONI E L’INNOVAZIONE DELL’INCOMUNICABILITA’ – Nel 2007 la morte del grande regista cinematografico –

Il 30 luglio 2007 decedeva a Roma, all’età di 95 anni il regista cinematografico Michelangelo Antonioni.
Tra i maggiori cineasti della storia del cinema, Antonioni si impose negli anni sessanta  grazie alla sua famosa trilogia dell’incomunicabilità composta dai tre film in bianco e nero, “L’avventura”, “La notte” e “L’eclisse” (1960-1962) che ebbero come protagonista una giovane Monica Vitti, all’epoca compagna del regista.
Già dieci anni prima si era presentato con successo al grande pubblico con il film “Cronaca di un amore” che aveva decretato la fine del neorealismo e la nascita di un cinema moderno basato sull’alienazione ed il disagio esistenziale.
Negli anni settanta avvenne la consacrazione internazionale con opere quali “Zabriskie Point” (1970) e “Professione:reporter” (1975).
Ebbe molti riconoscimenti tra i quali 2 “Leone d’Oro” al Festival di Venezia, 4 Premi al Festival di Cannes, 1 Orso d’Oro al Festival di Berlino, 1 Oscar alla Carriera nel 1995.